Grom, acquisita dalla anglo- olandese Unilever (vedi articolo di Repubblica sotto), venderà gelati in vaschetta , che saranno presenti nella GD dal 2017.
Lo riferisce il quotidiano francese Le Monde.
Grom seguirà grosso modo il percorso già intrapreso dal marchio statunitense Ben and Jerry’s, inglobato dalla Unilever nel 2000 : dall’artigianato all’industria.
Ben an Jerry’s era, quando lavoravo, alla Dominick’s, una marca pseudo artigianale, “ecologica” e alla moda come lo è stata Grom.
D’altronde il mercato del gelato, visti anche i costi elevatissimi di nuovi impianti, delle reti di vendita, etc. si sta consolidando, come dimostra anche la creazione del maxi – polo che raggrupperà marchi come Toblerone, Milka, Oreo, Del Monte (gruppo R&R- fondo PAI Partners) e Motta, Cremeria, Antica Gelateria del Corso (Nestlè)
Il Sole 24 Ore del 7 ottobre 2015
Grom migra all’estero: il marchio torinese passa a Unilever
La multinazionale controlla già Algida con i marchi, tra gli altri, di Cornetto e Magnum. La guida della società rimarrà ai due soci fondatori

MILANO – Grom passa a Unilever andando a ingrossare le fila dei marchi del made in Italy – storici e meno storici – che lasciano l’Italia per passare sotto capitali stranieri. Certo la multinazionale dell’alimentare garantirà autonomia al marchio che “continuerà a essere gestito da Fedrico e Guido dalla sede torinese”, ma poco cambia.
E così dopo aver dovuto rinunciare alla definizione di “artigianale” perché nonostante l’alta qualità il gelato non è fresco (è prodotto tutto in provincia di Torino per poi essere distribuito in tutto il mondo), oggi i due fondatori cedono il passo a un colosso andando a infoltire la selva di marchi già controllati da Unilever. Solo per citare i gelati ci sono Magnum, Cornetto, Carte D’Or e Cucciolone: prodotti amati, ma confezionati. D’altra parte dopo essere partiti nel 2003 i due soci sono risciuti a creare un piccolo impero da 30 milioni di euro con 64 negozi e circa 600 dipendenti.
Unilever, un gigante da 48 miliardi di fatturato, e Grom “condividono la stessa passione per il gelato nonché importanti valori aziendali quali l’attenzione all’approvvigionamento sostenibile delle materie prime”, dice Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever: “I consumatori di Grom continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre. Allo stesso modo – spiega – facendo leva sulle economie di scala, Unilever favorirà l’accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita”.
Una nota diffusa da Grom precisa che “questa collaborazione rappresenta una straordinaria occasione per continuare il percorso virtuoso che ne ha caratterizzato la storia: partire dall’agricoltura e, scegliendo le migliori materie prime, valorizzare il gelato italiano di qualità portandolo nei più importanti mercati del mondo”. In questo senso Guido Martinetti, afferma che la casa di gelati continuerà “ad utilizzare i migliori ingredienti provenienti dalla nostra azienda agricola biologica Mura Mura e quelli realizzati dai nostri fornitori, e manterremo la produzione a Torino, per continuare ad offrire ai nostri consumatori i gelati ed i sorbetti che amano”. Per Federico Grom il passaggio di proprietà dell’azienda “è un traguardo importante perché ci permette di realizzare le nostre ambizioni”.



