Redatto il 25 novembre 2023, aggiornato il il 10 febbraio 2024
Un articolo del 2021 de Il Sole 24 ore dichiarava : Un altro anno nero per la frutta : produzione in calo del 40%. In controtendenza la frutta tropicale.
I problemi del settore sono quindi noti da tempo.
Ciò premesso , le vicende che riguardano la carne coltivata (o sintetica che sia) sono recentemente degenerate in rissa da stadio : “Delinquenti, buffoni”: il presidente della Coldiretti Prandini aggredisce esponenti di +Europa.
Tutto ciò è avvenuto mentre, caso unico mondiale, l’Italia ha votato contro la carne coltivata e “altro cibo sintetico”.
Nota bene che, in Europa, questi tipi di prodotti non sono autorizzati.
E ci si domanda : questa è una delle priorità dell’Italia?
Poi si scopre che Ettore Prandini, presidente Coldiretti, “fin da giovane ha guidato l’azienda zootecnica di bovini da latte di famiglia”.
Niente di male, per carità, probabilmente Prandini, però, è più “ricettivo” su questioni che riguardano la carne che non su altri settori dell’agricoltura.


Se si scava un po si scopre che:
- esiste un’ alleanza contro la carne “sintetica”. Ne fanno parte Acli, AcliTerra, Adusbef, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Consulta Distretto del Cibo, ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Uuna, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Wilderness. Si tratta quindi un mondo eterogeneo e variegato : dagli esercenti della Fipe a Slow Food, passando per Naturasi, dove Bonifiche Ferraresi – guidata da Federico Vecchioni – grande sponsor di Coldiretti ha appena preso una partecipazione superiore all’11%.
- come scrivevo qualche mese fa esiste un’altro asse trasversale : governo, Coldiretti, Inalca, Mc Donald’s, Filiera Italia, Federchimica (Confindustria)… “tutti insieme appassionatamente” pro OGM, contro la carne sintetica”.
Dei calderoni contraddittori dove si dice sì al biologico e agli ogm (il diavolo e l’acqua santa), no alla carne coltivata (chi fa ricerca seriamente crede sia negli ogm che nella carne ..).
Fatto sta che mentre la ricerca mondiale avanza, in Italia la carne coltivata ” fa stupidamente paura “.
Difficile non essere , per una volta, d’accordo con Elena Cattaneo, farmacologa, biologa e senatrice a vita.

Forse ci sono altri settori che avrebbero bisogno di più tempo ed attenzione della carne, come la frutta e verdura : “tra i primi posti dei principali Paesi produttori, si trova l’Italia con un fatturato di 13 miliardi di euro (*), 1,3 milioni di occupati e un saldo attivo di 2,3 miliardi di euro”.
Sono comparti dove stiamo perdendo colpi : nella frutta l’Italia da terzo esportatore diventa dodicesimo.
Ci precedono : USA, Spagna, Messico, Cile, Olanda, Thailandia, Cina, Turchia, Perù, Vietnam, Sud Africa.
E’ possibile che la situazione peggiori, vista l’attuale situazione dell’Emilia Romagna, grande produttrice di frutta.
Forse però è più facile occuparsi di carne sintetica, senza pensare che l’Italia, così, scoraggia l’afflusso di capitali stranieri orientati alla ricerca e non tutela neanche realmente la zootecnia italiana per due motivi :
1.le possibili minacce di concorrenza per la carne – in Italia nel 2022 la produzione di manzo valeva 6,3 miliardi di € e quella di maiale 8,4 miliardi di € (Financial Times 16 novembre 2023) – sembrano inesistenti.
Sempre secondo il Financial Times (ottobre 2023) infatti : “dopo un aumento del 47% su base annua nel 2020 e una crescita sostenuta durante gli anni della pandemia di coronavirus, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti di carne a base vegetale sono diminuite del 9% nel primo trimestre del 2023 “.
Si parla di una risibile nicchia di mercato.
2. la carne coltivata, se mai arriverà, ci metterà molti anni , non essendo autorizzata in Europa. Ma paesi “smart”, dove la ricerca ha un peso, come i Paesi Bassi, la stanno già testando.
Tanto rumore e tanto lavoro per nulla, quindi (Carne coltivata : il pasticcio italiano).
Il sovranismo andrebbe forse esercitato in un altro modo, sostenendo le nostre aziende e tutelando la salute dei consumatori.
(*) poco meno della carne, il cui fatturato cumulato è pari a 14,7 miliardi di €.
Sotto : un post sulla carne coltivata ed i cibi sintetici.

Leggi anche :
- Panzani (Valsoia): il divieto al meat sounding un danno per le imprese italiane.
- Sulla “carne sintetica”, Lollobrigida fa in Europa quello che non fa in Italia.
Sotto : “la lunga crisi dell’agricoltura italiana: oggi si produce il 10% in meno di vent’anni fa”.



