Riassunto delle puntate precedenti :
1.c’è chi a paragonato Esselunga a Casino.
2.nel frattempo Casino:
a. è finita in una ridda di voci negative
c. ha dichiarato di rinunciare a dividendi e di voler ridurre il debito
ma non è tutto; se si va un pò più a fondo si scopre che :
d. a maggio il titolo è stato sospeso dallla Borsa di Parigi
e. poco dopo le aziende facenti capo a Jean-Charle Naouri, il maggiore azionista di Casino, sono entrate in una procedure de sauvegarde (sorta di Chapter 11 statunitense, che permette le aziende in difficoltà di proseguire ad operare , senza essere aggredite dai creditori)
f. che il debito non è di 2,7 miliardi di € dei quali avevamo scritto precedentemente.
E’ superiore a 3 miliardi ( n.b.: se si potessero sommare le posizioni debitorie di Euris, Finatis, Rallye e Casino – società di Naouri – si arriverebbe a 6,68 miliardi di €).
Il gruppo, attraverso le varie insegne, nel 2018 ha fatturato 36,6 miliardi di € e – nel 2017 – aveva 75’000 dipendenti (Statista).

Il Financial Times dichiara un “trading profit” di 1,2 miliardi di € nel 2018.
Ma se si spulciano le brevi dei giornali francesi su Le Monde si trova che Casino, nel primo semestre 2019, ha perso 232 milioni di €.
E che 59 negozi sono stati ceduti e 118 chiusi.
Dalla relazione semestrale emerge quanto segue : I risultati complessivi sono di una perdita applicando IFR16, per il primo semestre 2019 di 304 milioni di euro (*) con un EBITDA in calo rispetto all’anno precedente, ed un debito di 4698 milioni.
Inoltre da Le Monde del 22 agosto : Casino valuta la vendita di attivi (ipermercati, supermercati, filiali) per 4,5 miliardi di € entro il 2021. Potrebbe essere ceduta anche la catena di articoli sportivi Go Sport, sana e in utile ma non “strategica”…
(*) I 232 mio. di € di Le Monde e i 304 mio. della semestrale son giusti entrambi: fanno riferimento a due criteri contabili diversi

Quindi , al di là del fatto che Casino NON è lontanamente un’azienda paragonabile ad Esselunga (non fosse per altro perchè Esselunga detiene i propri immobili mentre Casino li sta vendendo, diventando affittuaria, v. sopra Le Monde del 22 Agosto 2019) è giusto rimarcare che :
1.bisogna sempre approfondire le informazioni pubblicate o in nostro possesso
2. alcune aziende riescono – magari meglio di altre – a far sì che delle informazioni “spiacevoli” non trapelino, neanche sui maggiori quotidiani del continente (Le Figaro e il Financial Times, tanto per dare degli esempi concreti).
A me era successo con la vicenda Coca-Cola, dove il Wall Street Journal aveva “imboscato” la notizia della denuncia della multinazionale di Atlanta all’antitrust.
3.esistono persone esperte, come il sottoscritto, che, a occhio- semplicemente entrando in un punto di vendita Casino – capiscono se l’azienda va bene o no.
Casino fa decisamente parte della seconda categoria: non va bene e sta “riducendo gli investimenti nei suoi negozi …”
Visitando di persona i punti di vendita Casino si vede anche che l’azienda non sa cosa fare delle zone non food dei propri ipermercati Géant.
Se a qualcuno interessa la storia della grande distribuzione, e di Esselunga in particolare, può leggersi la vicenda di “quando Casino voleva comprare Esselunga”.
Prima stesura : 5 Agosto 2019. Ultimo aggiornamento del 29 Agosto 2019


