Redatto l’8 luglio aggiornato il 19 luglio 2023
Sopra la vignetta di Aurel (Le Monde 8 luglio 2023) in cui un rappresentante EFSA dice : “i lobbisti sono categorici…
gli esperti remunerati dalle società che traggono profitto dal glifosato affermano in modo chiaro che la pericolosità – del glifosato – deve essere relativizzata”.
Il glifosato, inventato da Monsanto nel 1970, è il pesticida di sintesi più usato al mondo.
Glifosato: l’Autorità europea per la sicurezza alimentare apre la strada alla riautorizzazione
“alcuni usi dell’erbicida possono essere considerati sicuri e che il suo divieto non è quindi necessario”.
Lo IARC (OMS) lo aveva classificato come “possibilmente cancerogeno” nel 2015.
Negli USA il pesticida prodotto da Bayer, che ha comprato anni fa Monsanto, è stato oggetto di 138’000 cause per cancro. Fonte : Le Monde 8 luglio 2023.
Sotto : Bayer nel 2020 era il 5° posto tra i gruppi economici per fondi allocati al lobbying nella UE.

Quello che viene contestato all’EFSA è di prendere in considerazione solo una parte della documentazione prodotta sull’erbicida.
Si tratta ormai di una vecchia storia, che dura almeno del 2015, leggi in proposito La carne, i pesticidi e il cancro dove si legge :
“Greenpeace afferma che l’Efsa avrebbe preso in considerazione solo la documentazione dei produttori di glifosato.
E il 27 novembre 2015 un centinaio di professori e ricercatori scientifici europei ha scritto alle autorità UE contestando duramente quanto dichiarato dall’EFSA…
E’ una sostanza ormai onnipresente nell’ambiente perchè è la si trova in 750 prodotti, tra i quali il famoso Roundup di Monsanto (Sotto, sugli scaffali di Walmart).
Il suo abbinamento alle colture ogm di soia Roundup ready ha fatto sì che le quantità di glifosato rilasciate negli Usa siano state moltiplicate per 20 negli ultimi venti anni.
E’ il prodotto che si trova maggiormente nelle falde acquifere francesi”.
Il glifosato è presente nel grano utilizzato per la pasta.
E la procedura seguita dall’EFSA ricorda molto l’approccio del passato per gli OGM: evitiamo qualsiasi dibattito.



