I primi giorni del gennaio 2019 sono stati difficili per Apple (alla quale, fino ad ora era andato tutto bene, sia con gli I-phone che con la musica).
I suoi attuali problemi vengono dalla telefonia:
- Le vendite di I-phone rappresentano il 59% del fatturato di Apple. I servizi, che sono la seconda voce per fatturato, il 16% ma sono spesso troppo legati ancora all’I-phone (es.: app store). Apple è “I-phone dipendente”.
- I prezzi dell’I-phone sono saliti mentre il prezzo delle batterie , nel 2018, è sceso. Il prezzo dei vecchi modelli di I-phone, ad esempio, in Francia, è passato da 89 € a 29 €, rendendo meno appetibile i nuovi modelli.
- Apple, in crisi, a fine 2018 non ha agito in modo trasparente, dichiarando che non avrebbe più comunicato il numero di I-phone venduti. Si è trattato di un segnale di debolezza.
- La Cina pesa- a seconda delle fonti – tra il 20 e il 30% dei pezzi venduti , e i produttori rivali di Apple , come – ad esempio – Huawei – sono stati più innovativi di Apple (gli Huawei ,ad esempio, hanno la doppia sim da 10 anni mentre Apple ce l’ha solo da settembre 2018). .
- La Cina ha inoltre un grande svantaggio per Apple: in Cina, al contrario del resto del mondo, il passaggio da IOS (sistema di Apple) ad Android (sistema di altri produttori) è molto più facile , soprattutto attraverso la applicazione WeChat di Tencent, la grande rivale di Alibaba. E i consumatori cinesi si spostano quindi da IOS ad Android…Le vendite di Apple sono scese in Cina più del 10% nella seconda metà del 2018 mentre quelle di Huawei hanno fatto il percorso inverso (+ del 10% di crescita)
- Il mercato degli smartphone vede ormai una certa “stanchezza” e il miliardo stimato di nuovi utilizzatori che compreranno un cellulare nei prossimi 7 anni, sceglieranno dei telefoni equipaggiati con Android, non con IOS (di Apple), anche a causa del prezzo degli I-phone.
Una settimana fà, JD.com e Suning, i più grandi rivenditori di I-phone in Cina, hanno abbassato i prezzi dei medesimi di più del 20% nonostante la politica di “prezzi fissi” imposta fino ad ora dalla casa madre ad Apple China: un forte segnale di discontinuità e di debolezza.
Fonti: Financial Times, Le Monde, The Economist, Corriere della Sera e Fabrizio Calenzo che ringrazio.
Sotto: la discesa delle vendite dei cellulari nel terzo trimestre del 2018 (Cina: -15,2%, India : – 1,1%, USA: -0,4%, Brasile: -9,5%, etc.).
I consumi crescono solo in Indonesia, Russia e Germania. Da The Economist del 12 gennaio 2019



