Sopra: le secche del fiume Po fotografate dal sottoscritto da un aereo a giugno 2022.
Redatto il 29 marzo 2022, aggiornato il 29 luglio 2022
Esattamente un anno fa scrivevo : Acqua e contrasto alla desertificazione : l’ultima occasione del PNRR
Una parte crescente, compresa tra il 15% e il 25%, non si rinnova più . Nel senso che è salmastra e non si riesce a depurarla. Tranne dove sono state intraprese le ricariche delle falde (Australia o Germania, ad esempio).
E in molti luoghi la falda si abbassa ( Gange, nord della Cina, California).
Oppure si abbassa la terra sotto alle città (Giakarta, Pechino Bangkok, Houston, Città del Messico, New Orleans, Venezia).
Ma il problema più grande è dato dall’inquinamento in superficie, dell’agricoltura : “oggi considerata come il principale fattore di degrado delle acque interne e delle coste” (ONU).
Nitrati, pesticidi, antibiotici.
E poi quello che proviene dalle fogne , discariche, industrie, strade, canali, pozzi.
Infine ci sono i residui che vengono dalle estrazioni, lo stoccaggio sotterraneo di rifiuti etc.: una volta che la falda è contaminata, il suo degrado è “praticamente irreversibile”.
L’utilizzo delle falde sotterranee è passato da 12% nel 1950 a 25% nel 2017.
Sia sul fronte dell’inquinamento che dell’utilizzo dell’energia (pompe a motore) i principali “indiziati” sono frumento, mais, riso, canna da zucchero e foraggio.
D’altronde le terre irrigate sono raddoppiate dal 1961 ad oggi in Asia, Europa, America del Nord e Australia.
Conclusione : l’agricoltura usa il 66% dell’acqua prelevata sotto la superficie, il 22% serve ad uso domestico e il 9% per l’industria.
Ma in Europa:
- l’agricoltura ne usa il 36%,
- l’uso domestico assorbe il 45% dell’acqua (prelevata sotto la superficie)
- il 19% va all’ industria.
Quindi:
- Risparmiare acqua in casa ha senso. Siamo, ad esempio, i più grandi consumatori di acqua in bottiglia al mondo, anche se l’acqua del rubinetto italiana è tra le più pulite d’Europa.
- Cercare di inquinare meno in agricoltura significa molto. E forse il tanto vituperato biologico ha un suo “perchè”.
- Per migliorare la gestione dell’ acqua dovrebbero essere stanziati fondi importanti ma del PNRR si sa poco o nulla. Forse dovremmo chiederne conto a media ed istituzioni.
- L’unico testo recente a disposizione è questo : Il Pnrr delude su acqua e rifiuti.
- Sul Po e il PNRR puoi leggere : Draghi: “il Po senza acqua è un colpo alla nostra storia, destiniamo 360 milioni nel PNRR” (articolo interessante che però non da un quadro italiano del PNRR sull’acqua). Leggi anche : Po, un fiume nei guai
- La UE sulle pratiche agricole continua a “predicare bene e razzolare male”. Nell’articolo” L’Ue destina 4 milioni di aree verdi alla “sovranità alimentare”. Ma non sa quanto e cosa produrranno “ si vede chiaramente che, con la PAC (politica agricola comune), c’è tanto greenwashing e poca sostanza. Anche a tutela dell’acqua.
- Ovviamente la pioggia arrivata o in arrivo non basterà a colmare il deficit idrico al Nord.
- la conferma arriva dal Piemonte : “La pioggia non compensa la siccità”.

“Piove e pioverà a singhiozzo per qualche giorno, 20 millimetri secondo le previsioni. Ma ne servirebbe una quantità 10 volte superiore per placare la sete dei campi e delle falde asciugate da lunga siccità”
Corriere del Veneto, 24 Aprile 2022
A giugno e luglio 2022 :
Il Po è talmente in secca che l’acqua è salata
“Situazione drammatica, in crisi anche le centrali elettriche“
Autorità del Po: Sos siccità, servono autobotti per l’acqua in alcune città del nord
Caldo: con il mare nel Po a rischio il 30% del Made in Italy
Po : portata ai minimi , nella crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni
Sotto : una riflessione di Renzo Rosso, docente di Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia a Milano



