Redatto il 5 gennaio, aggiornato il 1° aprile 2023.
Ma nella realtà non c’è neve su tutte le Alpi.
E l’Appennino senza neve chiude gli impianti sciistici. Le Regioni chiedono un piano straordinario
Ma questi “interventi” rimedieranno alla mancanza di acqua a valle, a primavera come già avvenuto l’anno scorso?
O si riveleranno essere simili al fondo da 100 milioni di € per la sovranità alimentare che sembra più una mancia, senza un progetto di lungo periodo per affrontare i problemi del settore?
Purtroppo la risposta sembra essere chiara : questi sembrano fondi “a pioggia”, buttati lì per mascherare due fatti : 1) non c’è un piano vero, a lungo termine, 2) i soldi disponibili sono pochissimi.
C’è poi il fatto che il turismo delle montagne, come l’agricoltura e tutto il comparto alimentare dipendono dai mezzi messi in campo per contrastare il cambiamento climatico che questo governo disconosce. La vera domanda è : fino a quando potrà farlo?
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Conclusione : il problema non è meteorologico (“non nevica”, “nevica”) ma consiste nell’accorciamento della stagione invernale, con la diminuzione delle sue precipitazioni.

…” la produzione di neve dei compensori del bacino dell’Adda in questa stagione è costata 15 milioni di €…
parte dell’innevamento artificiale è pagato con soldi pubblici“.
La neve artificiale costa molto e a pagarla, in parte (quanto non si sa), siamo noi.
Da “La neve è scomparsa” del Corriere della Sera del 16 marzo 2023.
Sotto : il Monte Cimone a gennaio 2023.
Di giorno c’erano 12°.

Sotto : un’immagine tratta dal web



