Riguardando e aggiornando Dai supermercati ai superstore 1. Gli inizi e il metodo. mi sono reso conto di non aver ben specificato le categorie prese in considerazione nel 1989 in Esselunga, al momento del lancio e della successiva concretizzazione del progetto.
All’epoca seguimmo la traccia degli americani della Dominick’s (vedi di seguito, sotto) ma con alcune variazioni sul tema.
Seguendo l’ordine sviluppammo (1) e (3), Health care e Beauty Care – cura e bellezza della persona – ma lasciammo le vitamine [punto (2)] in Dogheria, con il food.
La carta igienica venne lasciata nel settore
come vi vennero lasciati i pannolini (i Lines erano, all’epoca, del gruppo Bolton)
(4) hosiery, le calze il discorso fu prolungato con altri articoli del tessile: casa, cucina ma anche persona. Ad esempio all’epoca le felpe della Fruit of the Loom erano molto alla moda
ma il settore che ci dette più soddisfazione fu quello delle ciabatte, come quelle della De Fonseca
(5) baby care, cura del bimbo: lo integrammo con il food (che rimase in Drogheria) dove Plasmon era leader
comprendeva la cura del corpo, gli accessori – compresi i vestitini della Petit Bateau – e i pannolini
(6) reading centers
oltre ai libri inserimmo i giornali, dove si poteva
(7) greeting cards, cartoline di auguri
dedicammo un piccolo spazio a questo genere di articoli, molto americani e, in Italia, riservati alle cartolerie. Auguri Mondadori fu uno dei fornitori contattati
(8) stationary, cancelleria
fu uno dei settori più divertenti del mio percorso personale di buyer (con calze – anche da donna!- libri, video, articoli per animali, giornali, pile, giocattoli, sviluppo foto, stagionali, etc. per un totale di più di 3000 articoli da gestire direttamente)
(9) toys, giocattoli
(10) photo processing, sviluppo foto
per lo sviluppo foto iniziammo appoggiandoci a laboratori esterni che rendevano le pellicole sviluppate dopo 24 ore ma dove avevamo lo spazio acquistammo delle macchine per lo sviluppo in un’ora
il personale, come per le profumerie, si specializzò in poco tempo. Rimaneva il problema del rullino omaggio che tutti i laboratori davano con lo sviluppo foto: dopo vari tentativi con occhiali e altri oggetti, decidemmo di farci il rullino foto a marchio nostro, in partnership con la 3M
(11) houseware/giftware, casalinghi e articoli per la casa in generale
oltre ai casalinghi questo settore includeva batterie
lampadine
e articoli per la pulizia della casa
(12) e (13) pharmacy, cosmetics e jewelry. Non possono essere staccati dai punti (1) e (3) sopra
cercammo di entrare nella cosmesi con degli spazi ad hoc, con tanto di profumerie e personale specializzato, che poi furono sviluppate nei centri commerciali di Esselunga
il parafarmacutico venne inserito 10 anni dopo la partenza del progetto, a Giussano.
(14) video, il progetto fu sviluppato sia nei reparti audio-video – foto dei suprerstore che nei supermercati più piccoli con appositi espositori
(15) seasonal, articoli stagionali
si trattava di un settore molto complesso, per via delle tempistiche (poche settimane per ogni tipologia di articoli), del legame con il clima (favorevole o non) e del problema dei resi (non accettati dai fornitori).
Si andava dal giardinaggio, agli articoli per il pic nic, agli accessori per il mare, con i palloni , passando dagli accessori per la scuola e quelli del Natale con gli addobbi, i regali e la carta da regalo
i liquori (16) completavano la gamma delle categorie “made in USA”… e ovviamente li lasciammo in Drogheria (food)
Nella realtà, oltre all’ampliamento della gamma tessile ci furono delle ulteriori aggiunte nel progetto italiano: gli accessori per animali, che completavano l’offerta del cibo per animali
i piccoli elettrodomestici, gli orologi, le macchine fotografiche che all’inizio comprammo da agenti e grossisti
per poi passare direttamente alle case di produzione
con alcune aziende eravamo più facilitati perchè ci vendevano altri articoli (es., nel caso della Philips, le lampadine)
gli accessori per l’auto completavano le categorie non food
la scelta veniva naturale , visto che Esselunga vendeva da sempre l’olio per motori
la gamma venne semplicemente completata con degli accessori di base