Flash — Olio extra vergine di dubbia provenienza fornito a mense milanesi di polizia ed esercito. Ipotizzata la frode in pubbliche forniture e falso. Coinvolto il marchio Penny

Le aziende Sapio e Ladisa avrebbero dovuto fornire olio extravergine di oliva, anche di origine Ue, da agricoltura biologica «per almeno il 60%» alla polizia di stato, e olio «ottenuto esclusivamente da olive nazionali di qualsiasi cultivar» per almeno il 40% da coltivazione biologica per le forze armate. Ma, questa è la tesi della Procura milanese, l’olio effettivamente fornito sarebbe stato molto diverso, di provenienza tedesca (della catena di discount Penny Market, vedi foto sotto). Fonte

Siamo e rimaniamo  il paese dei furbi : Maxi frode del pomodoro: lo scoop della BBC sui supermercati inglesi ed il gruppo Petti

Redatto il 19 dicembre, aggiornato il 20 dicembre 2024

 

Flash — L’Italia spicca tra i Paesi “più biologici” in Europa con 2,3 milioni di ettari la superficie biologica italiana rappresenta il 19,8% della superficie agricola totale

Ciò significa che, grazie al biologico, un quinto dei terreni agricoli italiani è libero da pesticidi. In sostanza il biologico è una nicchia di mercato – che per vari motivi non è riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale – ad esempio la % dei consumi in Francia è quasi doppia (5,6%) rispetto all’Italia – ma che ha un forte impatto positivo sull’ambiente dell’Italia e quindi anche sulla nostra salute.

Fondazione Guido Venosta

P.S.: Italia terza per terreni agricoli bio solo dopo la Francia (2,9 milioni di ettari) e la Spagna (2,7 milioni di ettari)

Giuseppe Caprotti a OSA360, davanti a 2000 imprenditori, a Milano l’8 novembre 2024

A OSA 360, il più grande evento per imprenditori a Milano, ho avuto il piacere di raccontare a una platea di oltre 2.000impresari, produttori e commercianti, le origini di Esselunga e tutte le innovazioni che ho introdotto in azienda fino al 2004, ispirandomi ai temi del mio libro “Le ossa dei Caprotti”. È stato emozionante condividere questa visione che continua a evolversi anche attraverso le iniziative della Fondazione Guido Venosta

Made in Italy : il marketing “vecchio” di produttori e grande distribuzione

La tendenza nel nostro Paese nel 2023 è stata: – 4,5% a volume per i “prodotti italiani” (dati GS1, pagina 15 ). C’è stato un : “Netto calo dei consumi per i prodotti che richiamano l’italianità, in particolare quelli con il claim prodotto in Italia”. E i primi ad elaborare prodotti italian sounding (fake) sono gli italiani

I Caprotti e la Coop: la “guerra” su più fronti

(…) Iniziamo a pensare a un dossier che dimostri come, sia dal punto di vista dei soci che da quello sociale, le cooperative siano imprese come le altre. Ne consegue che le condizioni di favore di cui beneficiano sono aiuti di Stato. Creiamo un gruppo di lavoro interno e (…) raccogliamo tutta la documentazione necessaria per sostenere la nostra convinzione. Il dossier verrà portato poi a Bruxelles da Federdistribuzione e cambierà, almeno in parte, la tassazione delle cooperative. In loro difesa si muove persino Massimo D’Alema …

I Caprotti e la Coop: la vendita di Esselunga, Aldo Soldi e “Falce e carrello”

... Queste notizie sono quasi contemporanee ad una mia proposta, dell’ottobre 2004, per acquistare la quota di maggioranza di Esselunga, proposta che fu respinta. A questo punto s’inizia a parlare di altre quattro offerte, in particolare una del colosso americano Walmart; e anche Aldo Soldi, dal 2004 presidente dell’ANCC – Coop, Associazione Nazionale Cooperative Consumatori, manifesta l’interesse al suo acquisto, perché il passaggio in mani straniere sarebbe stato un disastro per l’economia alimentare italiana. Mossa poco astuta, che sarà fra i motivi per cui nel 2007 Bernardo pubblicherà il suo libro Falce e carrello.

I Caprotti e la Coop: la “guerra” su più fronti

(…) Iniziamo a pensare a un dossier che dimostri come, sia dal punto di vista dei soci che da quello sociale, le cooperative siano imprese come le altre. Ne consegue che le condizioni di favore di cui beneficiano sono aiuti di Stato. Creiamo un gruppo di lavoro interno e (…) raccogliamo tutta la documentazione necessaria per sostenere la nostra convinzione. Il dossier verrà portato poi a Bruxelles da Federdistribuzione e cambierà, almeno in parte, la tassazione delle cooperative. In loro difesa si muove persino Massimo D’Alema ma la nostra vittoria, di cui non potrò cogliere i frutti, è importantissima. (…)”. (G. CAPROTTI, Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana, Milano 20243, pp. 149; 187 – 188; p. 269).